“Se per mercoledì 25 novembre il Comune di Montebelluna (Treviso) non si sarà organizzato per permetterci di lavorare, ci presenteremo lo stesso con i nostri furgoni”: sono le parole – riportate dalla testata locale qdpnews.it (da cui è tratta la fotograifa) – di un ambulante che frequenta i mercati dell’Alta Marca Trevigiana e del Feltrino dopo la decisione dell’amministrazione comunale di Montebelluna di sospendere il grande mercato cittadino.
Giova ricordare che il mercato del mercoledì di Montebelluna è stato sospeso fino al 22 novembre per la decisione del vicesindaco Elzo Severin, in seguito all’ultima ordinanza firmata dal presidente della Regione Veneto. L’ordinanza, di fatto, non blocca lo svolgimento dei mercati, purché sia prevista la perimetrazione e l’articolazione degli accessi secondo un unico varco di ingresso e un unico varco di uscita, tra loro separati e presidiati.
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“Per quanto riguarda il mercato settimanale del mercoledì, che si svolge in un sistema articolato di piazze tra loro intercomunicanti e con molteplici intersezioni con la viabilità pubblica – aveva dichiarato – sempre secondo quanto riportato da qdpnews.it – il vicesindaco di Montebelluna -, purtroppo non è possibile organizzare un unico varco di accesso e un unico varco di uscita, così come disposto dall’ordinanza regionale. Per questa ragione dovendo rispettare l’ordinanza regionale, in via precauzionale, per contenere le criticità igienico-sanitarie connesse alla diffusione del Covid-19 nell’ambito del territorio comunale, abbiamo deciso di sospendere temporaneamente lo svolgimento del mercato maggiore del mercoledì fino al 22 novembre prossimo, salvo un diverso termine fissato dalle autorità competenti”.
Inutile dire che gli ambulanti trevigiani sono moto amareggiati dalla decisione dell’amministrazione comunale che, di fatto, toglie loro la possibilità di lavorare in una piazza molto importante.
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“A Valdobbiadene e Pieve di Soligo sono stati molto bravi e ci hanno fatto fare il mercato organizzandosi in poco tempo dopo la pubblicazione dell’ordinanza – ha dichiarato ancora l’ambulante a qdpnews.it – Mi chiedo perché a Montebelluna, avendo avuto tempo dallo scorso venerdì al prossimo mercoledì, non riescano a contingentare gli ingressi. Ricordo che il 18 maggio, quando siamo ripartiti con la nostra attività, sempre a Montebelluna erano gli unici a non essere pronti e così siamo partiti la settimana successiva”. “Va detto che Montebelluna è anche l’unico Comune che ci ha fatto pagare la Tosap (Tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche) – conclude – Dopo aver pagato le rate di gennaio, aprile e luglio, siamo intenzionati a non pagare la rata di ottobre finché non verranno fatti tutti i conteggi dei mercati che abbiamo perso, senza dimenticare la tassa dei rifiuti che è più alta di quella che pagano i negozi. Speriamo che il Comune si organizzi per farci lavorare altrimenti il 25 novembre ci presenteremo lo stesso con i nostri furgoni”.
foto qdpnews.it
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