Sono stati davvero tanti gli ambulanti che, nella giornata di ieri mercoledì 15 marzo 2017, hanno manifestato a Roma per chiedere a gran voce che le loro attività vengano tenute fuori dall’applicazione della ormai famigerata Direttiva Bolkestein che stravolgerebbe il sistema di assegnazione dei posti nelle aree pubbliche.
La manifestazione è stato un vero e proprio successo che ha letteralmente scosso e fatto breccia anche nel mondo politico. Le opposizioni chiedono l’esclusione degli ambulanti dalla Direttiva Bolkestein.
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“C’e’ di mezzo il futuro di 200mila piccole imprese e almeno 400mila lavoratori. Non è accettabile che l’Italia sia l’unico Paese che include il commercio ambulante nella disciplina della direttiva Bolkestein” hanno dichiarato alcuni parlamentari del Movimento 5 Stelle.
“Sono a Strasburgo ma con il cuore sono in piazza insieme con le migliaia di lavoratori del commercio che a Roma stanno protestando contro l’ennesima porcata europea, la Bolkestein che mette a rischio 400 mila posti di lavoro. Prometto a loro e alle loro famiglie che quando sarò al governo questa schifezza sarà cancellata subito” ha invece dichiarato il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini.
“La direttiva Bolkestein per il commercio ambulante e per gli imprenditori del settore balneare va cancellata. Mezze misure sono inaccettabili. Anche oggi sono sceso in piazza accanto ai piccoli commercianti e ai balneari per dire no a una direttiva che, attraverso delle gare, di fatto discrimina e mortifica tutta la gente che lavora da anni sul territorio facendo sacrifici enormi” la posizione di Maurizio Gasparri (Forza Italia).
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Non si è fatto attendere il commento della principale forza di governo, il Partito Democratico, che ha impegnato il governo – con la mozione presentata dai deputati Donati, Becattini, Ermini, Paris, Impegno, Bragantini, Barbanti, Dallai, Manfredi, Minnucci, Moscat, Palladino Giovanni – a modificare il testo del decreto legislativo 26 marzo 2010, n. 59, con il quale il legislatore italiano ha dato attuazione alla direttiva 2006/123/CE (cd. Direttiva Bolkestein) relativa ai servizi nel mercato interno: “Rivedere il decreto di attuazione alla Direttiva Bolkestein escludendo il commercio su aree pubbliche o stabilendone l’applicazione secondo modalità che ne contengano le ripercussioni negative sul tessuto economico e sociale, anche mediante l’individuazione di criteri per la concessione delle autorizzazioni che tengano conto delle diverse caratteristiche e dimensioni degli operatori e dei luoghi in cui si svolge il commercio ambulante”.