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Fasano (BR): parlano i commercianti ambulanti del mercato domenicale di Torre Canne

A Fasano (provincia di Brindisi) si è discusso molto nell’ultimo periodo dei mercatini domenicali, soprattutto sul mercatino di Torre Canne. Sulla questione, i venditori ambulanti hanno emesso una nota ripresa dal sito web osservatoriooggi.it (da cui è tratta la fotografia) che riportiamo integralmente qui di seguito.

“Spett. redazione siamo venditori ambulanti di Fasano che operano sul territorio comunale e che la domenica pomeriggio nel periodo che va da aprile a settembre, da oltre 30 anni svolgono la propria attività nella località di Torre Canne – si legge nella nota -. Abbiamo letto ed ascoltato in silenzio, ma non senza sofferenza, tutto quello che è stato scritto in questi giorni a proposito della nostra attività lavorativa sia sulla vostra testata cartacea che su quella on-line ed abbiamo deciso di comunicare e ricordare a tutti che il nostro primario interesse è portare il pane a casa. Non siamo per nulla interessati, invece, a replicare a polemiche che innescherebbero solo un inutile ping pong tra le parti chiamate in causa in questa che sta diventando una dannosa quanto superflua diatriba che speriamo possa vedere scritta la parola fine nel più breve tempo possibile. Vogliamo chiarire a tutti con questo nostro scritto che lo spostamento del mercato a Torre Canne su area pubblica (da area privata) avvenuto nel mese scorso, non è frutto di improvvisazione come potrebbe apparire ai più ma di una serie di incontri e sopralluoghi svolti tra il comparto e l’amministrazione comunale alla quale ci siamo rivolti non appena questa si è insediata; cosa che, precisiamo, avremmo fatto con chiunque avesse vinto le elezioni lo scorso anno.

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All’Amministrazione – continua la nota -, nella persona del sindaco e dell’assessore al ramo che approfittiamo per ringraziare insieme all’intera Giunta ed ai consiglieri per la disponibilità ad ascoltarci e a fare qualcosa per noi come lavoratori di questa città, non abbiamo chiesto né sovvenzionamenti, né aiuti economici di nessun tipo ma solo di potere tornare a lavorare in una zona di cui, sottolineiamo, abbiamo usufruito per quasi un trentennio e che ci ha dato tante soddisfazioni soprattutto economiche in attesa dello spostamento definitivo in una nuova area mercatale che speriamo venga al più presto individuata dagli organi preposti. Oggi però abbiamo bisogno di lavorare! Le nostre esigenze vanno sicuramente armonizzate con tutte le parti chiamate in causa,ossia residenti ed esercenti stanziali e stagionali ma è proprio per questo che fin dal mese di gennaio abbiamo dialogato e lavorato arrivando anche ad accettare di rinunciare ai nostri diritti tipo quello di non pretendere la superficie del posteggio a noi di diritto spettante accontentandoci di un posteggio a volte molto più piccolo impegnandoci a non occupare gli accessi alle abitazioni. Sappiamo bene di causare qualche disagio soprattutto ai residenti (di Torre Canne come quelli di Savelletri e di Fasano) ma proprio con loro vogliamo essere collaborativi cercando di rispettare quanto più possibile i loro diritti. Dobbiamo in verità dire che parecchi di loro e li ringraziamo pubblicamente da lavoratori hanno capito le nostre esigenze. Bisogna, infatti, dire che la stragrande maggioranza di noi sono famiglie monoreddito e la “strada” è l’unica nostra fonte di sostentamento ecco perché siamo molto amareggiati per le brutte parole usate nei nostri confronti. È giusto anche dire che Il disagio creato dalla nostra attività è soggettivo a Torre Canne e Savelletri come a Fasano nel mercato settimanale del mercoledì cioè in quel mercato che fu “provvisariamente” spostato nel lontano 1987 dalla zona di Piazza Ciaia nella zona di via Giardinelli dove ancora oggi, 2017, si svolge; ci sono residenti che si lamentano di averlo sotto casa e altrettanti residenti che si rallegrano per avere i banchi ad un tiro di schioppo. Per non parlare dei frequentatori del mercato che ritengono bellissimo lo spostamento del mercato di Torre Canne in un’area più adeguata e vicina alle gelaterie, paninoteche ed attività commerciali in genere.

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Senza trascurare – si legge ancora – che cittadine come Cisternino,Locorotondo,Alberobello per fare esempi più vicini a noi e delle quali spesso tessiamo le lodi, pubblicizzano ed elogiano il loro mercato settimanale svolto a ridosso del centro storico ed in pieno centro e che località marine come Villanova,Specchiolla,Santa Sabina invidiano i mercati svolti nella nostra zona(Torre Canne e Savelletri) fin dai primi anni ottanta. Invitiamo, perciò, tutti a spegnere i toni, spesso molto offensivi, ed a mettere da parte atteggiamenti che molte volte appaiono prepotenti ed anzi a collaborare in positivo per magari migliorare la fattibilità del mercato in questa zona (dove attualmente siamo) mettendoci a disposizione per rivedere le cose che noi potremmo migliorare. Tutto questo perché, e lo ripetiamo e rimarchiamo, quello che chiediamo non sono contributi economici o assistenzialismo di vario genere nè tanto meno di “vincere” una battaglia ma solo di potere svolgere la nostra attività con dignità oltre che con i giusti profitti ed essere rispettati come lavoratori che non va dimenticato nè trascurato preferirebbero non lasciare le loro famiglie ed il pranzo della domenica per andare a lavorare (sicuramente come altri) e che comunque contribuiscono a dare alla comunità fasanese servizi, tasse e professionalità”.

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