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Contro la Bolkestein, gli ambulanti italiani scrivono a… Papa Francesco

L’Associazione Nazionale Ambulanti (A.N.A.) con Fivag CISL, Associazione Ambulanti Roma, Uiltucs, Aiarc, Associazione storica Urtisti A/1 e A/2, Associazione Rotazione B, Associazione Rotazione C, Rotazioni Integrativa, MSR-CNA, Upvad, Associazione piazza Navona, Asci, Confimpreseitalia, Imprese Oggi, hanno scritto una lettera che hanno inviato a Papa Francesco. La missiva è stata inoltrata anche al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e alla presidentessa della Unione delle comunità ebraiche italiane, Noemi Di Segni.

Lo riferisce, in una nota, Angelo Pavoncello, vice-presidente ANA – Associazione Nazionale Ambulanti che spiega come nella lettera si chiede aiuto contro la direttiva europea Bolkestein, il cui recepimento  in Italia lascerebbe senza lavoro 196.000 ambulanti in tutta Italia (12.000 solo a Roma) entro la fine del 2018″.

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«Il nostro appello – prosegue la lettera- è volto alla sensibilizzazione su un tema che rappresenta il lavoro, la vita e il futuro di una comunità che coinvolge oltre 1 milione di persone tra operatori del settore e familiari e che nessuno può permettere vengano lasciati in balia delle onde in questo momento, per arrivare ad una catastrofe annunciata poi.»

Gli scriventi auspicano che le autorità a cui è rivolta la missiva «possano inviare un segnale importante alla politica (nazionale e romana) affinché il lavoro, che è sacro, venga tutelato e preservato anche per coloro che tutte le mattine all’alba vanno a lavorare nei mercati, nonostante il sole battente, il freddo o la pioggia incessante. Con grande fatica ma anche spirito di abnegazione per portare il pane a casa per la famiglia».

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