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Annullata la multa all’ambulante che aveva esposto lo striscione “Stop bombing Gaza”

È stata annullata la multa di 430 euro che nei giorni scorsi era stata emessa nei confronti di un apicoltore che, al mercato di Desio (Monza Brianza) aveva esposto davanti al suo banchetto uno striscione con la scritta ‘Stop bombing – Gaza – stop genocide’. Lo riferiscono fonti di stampa locale, tra cui il quotidiano on line Monzatoday.it, da cui è tratta la fotografia.

A notificare la sanzione – spiega il giornale brianzolo – erano stati i carabinieri per la violazione dell’articolo 23 (comma 4 bis) del codice della strada. Lunedì è giunta la conferma che, all’esito di alcune verifiche effettuate, si è proceduto all’annullamento della sanzione in autonomia, da parte del comando provinciale dei carabinieri di Monza. La notifica del provvedimento all’apicoltore coinvolto è in corso.

La sanzione era stata comminata, ufficialmente, per la violazione dell’articolo 23 (comma 4 bis) del codice della strada. “È vietata sulle strade e sui veicoli – recita la legge – qualsiasi forma di pubblicità il cui contenuto proponga messaggi sessisti o violenti o stereotipi di genere offensivi o messaggi lesivi del rispetto delle libertà individuali, dei diritti civili e politici, del credo religioso o dell’appartenenza etnica oppure discriminatori con riferimento all’orientamento sessuale, all’identità di genere o alle abilità fisiche e psichiche)”.

“Il mio striscione non istiga alcun tipo di odio e non lede i diritti civili e politici di nessuno – aveva scritto sulla pagina Facebook della sua attività ‘apicoltore nei giorni scorsi. –  Era, è, la richiesta urgente, legittima e inascoltata, di porre fine a un massacro indiscriminato, un genocidio tremendo. E totalmente documentato. Una richiesta di pace. Oggi ho visto video di persone innocenti bruciare vive durante i bombardamenti eseguiti su Gaza, in modo deliberato (come accade quotidianamente) su strutture che accolgono civili profughi di guerra (ospedali, tendopoli, campi profughi, scuole, moschee ecc). Quanto ancora dovremo sopportare questo massacro? Quanto a lungo i governi (compreso quello italiano) continueranno nel loro silenzio ipocrita e complice davanti a questa catastrofe pianificata ed eseguita?Sarebbe stato ingiusto e umiliante accettare di rimuovere lo striscione per il quieto vivere, per continuare ad accettare il silenzio della nostra società. Perché il dissenso disturba, il dialogo tra le persone impaurisce, e la richiesta di giustizia viene negata”.

Una questione che da locale aveva assunto ben presto una rilevanza nazionale grazie alla presentazione di un’interrogazione da parte del senatore Tino Magni (Alleanza Verdi Sinistra), ma la revoca della sanzione ha posto fine alla vicenda.

foto monzatoday.it

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